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Il Grande Nodo

Voglio comunicarvi un progetto di grande importanza per la mia carriera d’artista. A completamento di un percorso intrapreso ormai da diverso tempo con Banca Fideuram che il prossimo anno festeggerà il cinquantesimo anno di attività, sto lavorando a una mostra itinerante che toccherà diverse città italiane e prestigiose sedi museali.


L’iniziativa ruota attorno alla simbologia del “nodo”, un tema a me molto caro che è entrato da tempo nella mia produzione artistica diventando di fatto uno dei riferimenti che maggiormente la contraddistinguono. Nelle mie opere, come nell’attività performativa, il nodo ritorna con insistenza esprimendo una molteplicità di significati; nel semplice gesto di legare si addensano tensioni energetiche, si stabiliscono relazioni, si rafforzano emozioni e ricordi, si stabiliscono propositi da seguire lanciando sfide con se stessi così come nell’atto dello sciogliere si allude al superamento di una difficoltà, di un problema o della complessità di un’incognita.

 

Ho cominciato a riflettere su questo tema durante il mio soggiorno australiano che mi ha portato in contatto con le tribù aborigene e con la figura dello sciamano, che si serve proprio di corde annodate durante i suoi riti di guarigione. Da quel momento questo simbolo così archetipico che unisce tutte le culture del pianeta è diventato parte integrante dei miei processi creativi, ispirando di fatto le dinamiche di relazione che instauro con le persone che entrano in contatto con il mio universo poetico.


L’opera Il Grande Nodo, che sto progettando con la storica Fonderia Battaglia di Milano, rappresenta un punto di approdo di questo lungo percorso. Si tratta di una scultura monumentale di circa sei metri realizzata con l’antica tecnica della cera persa, che prima della sua definitiva collocazione in uno spazio pubblico urbano sarà l’ideale spunto di riflessione per una serie di incontri e dibattiti che si svolgeranno in prestigiose sedi espositive e musei. Un progetto itinerante che “annoderà” pensieri ed emozioni imprigionandoli nel bronzo per l’eternità.

 

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